Finalmente una spruzzata di ottimismo, dati che a breve potrebbero essere contorniati da un bel segno più. Per Giuseppe Zampini, il presidente della sezione

provinciale di Confindustria, si vede una luce in fondo a un tunnel che pareva non finire mai. “Il peggio è passato” afferma “perchè Confindustria guarda al secondo semestre dell’anno con un cauto ottimismo”. E questo non accadeva da anni, il tutto grazie agli accurati indicatori economici semestrali elaborati dal suo Centro Studi.
Le prospettive per il secondo semestre del 2013 indicano, a Genova, un incremento del fatturato pari al 6,3 per cento, degli ordini per il 18,2 per cento e delle esportazioni del 13,5 per cento. Il lato negativo riguarda un altro aspetto: restano ferme, invece, l’occupazione e l’edilizia. Questi segnali positivi sono supportati, a livello nazionale, dall’indice anticipatore Ocse, che colloca entro la fine del 2013 l’uscita dell’Italia dalla fase recessiva, e dai dati Istat circa una ripresa di fiducia degli italiani”.
La realtà, però, parla un altro linguaggio. 
I sei mesi appena trascorsi, infatti, sono stati caratterizzati dal segno “meno”: è diminuita la produzione industriale (- 2,6 per cento), in quasi tutti i settori; è proseguito il trend negativo nel comparto edile; sono diminuiti i traffici portuali (- 3,9 per cento in termini di teu). C’è soltanto un dato positivo: il movimento passeggeri (+8 per cento grazie soprattutto ai croceristi). In ribasso le presenze turistiche (- 8,6 per cento) soprattutto degli italiani, la Liguria è stata salvata dai nuovi vacanzieri dell’Est Europa e in parte minore dai cinesi.