Che il discorso, stilisticamente perfetto e dalla grande capacità oratoria e mimica, avesse i suoi osteggiatori e ammiratori, era quasi scontato. E infatti, al termine del monologo

dell’amministratore delegato di Finmeccanica a Palazzo Ducale, Alessandro Pansa, nel quale ha evidenziato più volte che garantirà i posti di lavoro e la maggioranza degli impiegati della holding lavorano in ambito civile e non militare, si sono sollevate alcune polemiche. “Affermare che siamo una holding militare è una fesseria” ha affermato più volte davanti al microfono.

Le reazioni, come detto, ci sono state. A partire dall’ex super assessore della giunta di Marta Vincenzi, Mario Margini, esponente di spicco del Pd in Liguria e responsabile dell’economia del partito: “Dal punto di vista stilistico è stato un discorso ineccepibile e già il fatto che sia venuto qua a confrontarsi con i lavoratori e la città rappresenta un fatto positivo – ammette Margini – Ma le mie paure c’erano e restano intatte. Infatti Pansa, seppur in maniera soft, ha parlato al termine del discorso di cessione morbida di Ansaldo Energia. E questa era la grande paura espressa dai lavoratori liguri dell’indotto, che ammontano a circa 6800 unità”.

Ancora più secco il commento dell’esponente della Cgil presente in sala: “Per noi le priorità erano due: salvaguardare tutti i posti di lavoro e garantire una continuità occupazionale. Invece il discorso di Pansa non garantisce il secondo aspetto, anzi ha affermato che Ansaldo sarà venduta con parsimonia. Più chiaro di così”.