Dopo alcune ore dalla notizia beffa sui finanziamenti rimandati per il Terzo Valico (riguardanti il secondo lotto), iniziano ad emergere alcuni particolari. L’assessore regionale ai trasporti,
la spezzina del Pd, Raffaella Paita (foto), dopo aver ascoltato il grado d’allarme lanciato dal suo collega di partito Claudio Burlando, rilancia sul tema: “Si tratta di un scelta incomprensibile. Spero che a breve questi finanziamenti vengano restituiti, ma la sensazione che è davvero un brutto pasticcio. Un balletto spiacevole per una regione che si era impegnata in prima linea a far ripartire il motore dell’economia ligure”.
Tutti si rivolgono al Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che fa di ragion virtù, allargando le braccia: “Non possiamo fare miracoli” ha ribadito l’esponente del Pdl, in pieno accordo con il premier Letta.
Il deputato del Pd, il genovese Mario Tullo, è pronto a dare battaglia sui banchi di Roma: “Mi ero preoccupato per i 240 milioni di euro stornati alle Ferrovie per il riammodernamento della rete, e invece mi trovo con un nuovo e più pesante pugno di mosche in mano”, ha ammesso a denti stretti nei corridoi romani.
Insomma, anche se il Ministro Lupi tranquillizza la nostra regione, la sensazione è che il “decreto del fare” abbia a breve pesanti ripercussioni sul Terzo Valico, l’opera tanto osteggiata da estrema sinistra e grillini, che fanno fronte comune da parecchi anni a questa parte. Sabato mattina il Movimento Cinque Stelle aveva organizzato un banchetto a Molassana, dai capolinea dei bus, in via Geirato, per sensibilizzare la cittadinanza proprio sui temi ambientali e non mancavano le bandiere dei No – Tav in bella mostra al fianco di quelle grilline. Segno che loro, una piccola vittoria, l’hanno incassata.