Dal 2 al 6 ottobre sbarcherà a Genova un Salone Nautico nuovo di zecca. Dopo tante promesse, riunioni strategiche (ben 47, in diverse città) e progetti messi a punto in gran segreto,
l’appuntamento più importante dell’anno per il mondo dello shipping vedrà in cantiere parecchie novità. La nuova formula prevede in primis una riduzione delle giornate di apertura al pubblico, da nove a cinque, per rispondere più che altro ai desideri degli espositori e per non disperdere l’afflusso del pubblico, che si prevede in calo per colpa della durissima crisi che sta attanagliando il nostro paese. Non a caso, nelle ultime quattro edizioni, a fronte di un drastico abbassamento di visitatori nostrani, erano impennati quelli provenienti dai paesi dell’Est Europa, Cina e persino India, i nuovi magnati.
Inoltre, riducendo di quattro giorni la durata dell’evento, ci si avvicina agli standard dell’offerta fieristica a livello internazionale, ma gli albergatori, i ristoratori e i commercianti cittadini hanno subito storto il naso, vedendo in essa una perdita di lavoro.
Il presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni (foto), ha puntato l’indice sulla qualità del Salone Nautico genovese, senza dubbio il più importante avvenimento fieristico del capoluogo ligure durante l’anno e il massimo in Europa a livello di shipping. “Prevediamo un affaccio diretto sulla darsena, maggiori prove tecniche e di bravura direttamente nello specchio acquatico, nuovi servizi e segmenti commerciali dedicati ai giovani, senza dimenticare le molteplici aree tematiche, che quest’anno saranno ancora di più al passo dei tempi. Inoltre spero in un’ottimizzazione degli spazi espositivi” ha osservato il numero uno di Ucina.