Cinque anni di lavoro intenso, un miliardo di euro sul taccuino degli economi, ecco, in poche parole, la nuova diga che cambierà il porto di Genova, un progetto ambizioso e faraonico
in grado di mutare radicalmente il volto della costa genovese.
Il presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo (foto), ha presentato a Monaco di Baviera, in Germania, le immagini in anteprima della diga foranea che verrà. Una scelta simbolica quella di Merlo, fatta proprio nella nazione teutonica, paese che da anni sta mettendo nel mirino l’Italia per le spese folli e un deficit di bilancio mostruoso.
“La priorità del piano regolatore è la realizzazione di una nuova diga foranea – ha spiegato il presidente dell’Authority, affiancato dai leader degli scali savonesi e spezzini, tutti assieme al Logistic Transport – Il piano regolatore, da oggi fino al 2030, cambierà sensibilmente il volto di Genova e ovviamente del suo porto, si tratta di una sfida interessante da raccogliere a pieno titolo. In quindici anni circa il porto genovese potrà infatti ospitare i bisonti del mare che ad oggi scelgono altre mete. Le navi in grado di trasportare ben 22,000 container, infatti, non saranno più una utopia”.
Secondo le stime di palazzo San Giorgio (sede dell’Autorità Portuale di Genova), infatti, in cinque anni si potranno avere oltre 5 milioni di teu in arrivo nel porto di Genova con la nuova diga foranea.
“Ci dobbiamo adeguare come gli altri grandi porti europei – ha continuato Merlo – Anche lo scalo di Genova deve mettersi in linea con i nuovi standard imposti dal naviglio commerciale. È l’unica soluzione affinché siamo ancora competitivi con gli altri porti del vecchio continente”.
Merlo, poi, si addentra nei numeri della nuova diga foranea, voluta da tutto il porto genovese. “In primis una collocazione a 500 metri da quella attuale, laddove il mare è più profondo di circa 40 metri, a seconda dei punti. Il costo si aggira sul miliardo di euro e i tempi oscillano attorno ai 5 anni dall’avvio dei lavori, che dovrebbero partire nel 2014. Con la nuova diga potremo accogliere delle navi fino a 22,000 teu”.