Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha convocato per domani Fiom, Fim e Uilm. Un incontro che avrà al centro l’ex Ilva, ora Arcelor Mittal, dopo la cancellazione
dello scudo legale dal decreto ‘salva-imprese’.
«La chiusura dell’ex Ilva di Taranto determinerebbe la perdita di 14.000 posti di lavoro diretti più l’indotto e, circa, di un punto di Pil. E’ quindi evidente come gli impegni assunti vadano rispettati da parte di tutti. Noi ci siamo impegnati e il Ministro Patuanelli lo ha confermato in aula, per la permanenza dell’industria dell’acciaio in Italia e nello specifico, del complesso siderurgico ex Ilva di Taranto. Ciò significa quindi dare piena e completa realizzazione al previsto piano di risanamento ambientale. Arcelor Mittal, dal canto suo, deve rispettare gli impegni presi con Taranto e con l’Italia. Non esistono scuse plausibili. Non esistono soluzioni alternative e mi auguro che non si forniscano indebiti appigli all’Azienda per venir meno agli accordi presi. “Pacta sunt servanda”, i patti sono da rispettare dicevano i latini. Vigileremo affinché l’impegno del Governo venga rispettato nell’interesse dei lavoratori, del sistema produttivo e del futuro della città».Lo afferma Pietro Bissolati della segreteria Pd.