Per il decreto Imprese che cancella la scadenza dell’immunità il 6 settembre prossimo e introduce l’immunità a scadenza, legata cioè alla messa a norma di ogni impianto, obiettivo del Mise
resta quello di portarlo quanto prima in Gazzetta Ufficiale, affinche’ entri in vigore, togliendo le parti aggiunte dopo il varo del Governo, avvenuto ai primi di agosto, con la formula del “salvo intese”. Per l’altoforno 2,invece, l’amministrazione straordinaria Ilva presenterà due istanze legali il 2 settembre per superare il sequestro e quindi il rischio blocco. Intanto è alta tensione nell’indotto siderurgico a Taranto. Il sindacato Usb, in merito all’uscita delle imprese e ai conseguenti licenziamenti, dichiara che “si sta attuando una mattanza nell’indotto locale che coinvolge direttamente le aziende in appalto allo stabilimento ex Ilva gestito da ArcelorMittal .
Nel cambio di appalto – afferma Usb – aziende come Castiglia, Quadrato, Chemipul e Sodexo, che impiegano in totale circa 1000 unita’, si rischia di perdere sino a 500 posti di lavoro a causa dei numerosi contratti in scadenza che, appunto, con le aziende che perdono gli appalti, non vengono riconfermati. L’indebolimento dell’indotto locale – conclude Usb – gioca a favore della Alliance Green Services, una societa’ di servizi controllata dalla stessa ArcelorMittal “.