Il ministro grillino Luigi Di Maio, oggi in visita agli stabilimenti di Piaggio e Bombardier nel savonese, non ha portato, come temeva il Pd in una dura nota diffusa dal suo ufficio stampa,
alcun impegno concreto del Governo per il futuro di queste aziende, limitandosi a ribadire le solite promesse. Occorre, urgente, deliberare la certificazione del drone e l’acquisto dei sistemi P1hh e, quantomeno, i contratti firmati per i nuovi e i vecchi P180 e per i motori. Sono settimane che il Governo può procedere con gli ordinativi eppure non è ancora stato convocato il Consiglio di stato maggiore della Difesa che deve avallarlo. Bisogna sbloccare l’assegnazione e l’erogazione dei 20 milioni di euro dei bandi per l’Area di crisi complessa del savonese.
Note positive durante la visita odierna del ministro l’annuncio, da parte del Commissario, delle 26 offerte di acquisto di Piaggio nella sua interezza (e ci auguriamo che almeno questa promessa di Di Maio di lavorare per l’integrità dell’azienda valga qualcosa) e la data del 6 giugno per l’incontro al Mise su Bombardier.