Ieri, la stragrande maggioranza dei lavoratori dello stabilimento Ilva di Genova Cornigliano, ha votato “sì” a sorpresa, nonostante l’ostracismo di parte della Fiom

Cgil, in particolare da parte dei quadri dirigenziali, all’accordo firmato al Ministero dello Sviluppo Economico. Con un affluenza record di 1123 su 1474 dipendenti, i sì hanno vinto col 90,1% , i contrari si sono fermati al 8,8% mentre le schede nulle all’1,1%. E la conferma che il lavoro svolto ai tavoli di contrattazione dalle Organizzazioni Sindacali ha portato i frutti sperati. La Uilm, grazie al contributo determinante del segretario generale Rocco Palombella e di tutta la delegazione, ha sempre messo l attenzione su tre questioni ritenute necessarie e fondamentali per fare l accordo: portare il numero di occupati subito alla cifra di 10.700, avere la clausola di garanzia che dopo il 2023 nessun lavoratore venisse lasciato per strada e che venisse riassorbito da Mittal, e aver individuato un tavolo specifico per la questione genovese, oltre ad aver tutelato gli aspetti normativi e salariali. Con questa intesa il sito produttivo di Genova vede un primo tassello importante per mettersi in sicurezza. La prossima tappa sarà il tavolo dedicato a Genova e all’accordo di programma.