La previsione finanziaria per l’Ilva «stima l’esaurimento di cassa a settembre 2018». Così si legge nella documentazione dei commissari Ilva portata in audizione ieri pomeriggio al Senato

della Repubblica, a Roma, prima della consueta pausa estiva sui banchi della politica italiana. Sempre nella slide di previsione del fabbisogno di cassa si legge che a dicembre la cassa di fine periodo segnerà -132 milioni di euro. Lo scaduto fornitori ammonta invece a circa 30 milioni, di cui solo il 10% è superiore a 60 giorni.

«Non siamo in grado di poter dare una risposta, un’eventuale conclusione non positiva del contratto può dipendere da molteplici ragioni, oggi non possiamo dire quale delle fattispecie potrebbe verificarsi e non possiamo dare un quadro di riferimento» ha detto il commissario straordinario Enrico Laghi in merito all’acquisizione da parte di ArcelorMittal. La gestione commissariale dell’Ilva, «ad oggi ha speso 500 milioni di euro in investimenti ambientali urgenti per l’adeguamento alle prescrizioni». «Su Ilva Di Maio è di fronte ad un bivio: difendere la reputazione del Paese o quella del Movimento». Lo dichiara Francesca Franzoso, consigliere regionale di Forza italia. «Se Di Maio ha deciso, come sembra, di cambiare rotta su ilva, non perda tempo. Faccia ripartire gli investimenti ambientali e di sicurezza, fermi al palo».