Il Ministro e leader del governo gialloverde in carica, Luigi Di Maio, rassicura i sindacati sul caso Ilva: “nessun accordo se non condiviso”, ma il leader
di settore del sindacato di centro, Marco Bentivogli (Fim-Cisl), replica: “ha ascoltato tutti, ma non ha dato risposte”. “Il ministro – continua Bentivogli – ha ascoltato tutte le organizzazioni e le loro posizioni ma non ha dato risposte nel merito sul futuro dell’Ilva alla fine dell’incontro””. Ha sottolineato come “”il lavoro pregresso sarà preso in considerazione e che non ci saranno decisioni unilaterali. Tutto sarà fatto nell’ottica del confronto””.””Da parte nostra abbiamo sottolineato che serve un un accordo in tempi brevi. Dunque i lavoratori vanno rassicurati – ha aggiunto Bentivogli – e non accetteremo un’azione unilaterale””.Per Rocco Palombella della Uilm “”la situazione è drammatica. Abbiamo detto che il fattore tempo per noi è indispensabile. Noi abbiamo condotto una trattativa che non ci ha consentito di arrivare ad un’intesa e abbiamo chiesto che tutti lavoratori siano impegnati. Il piano ha delle lacune. Non c’è stato nessun giudizio di merito da parte di Di Maio””. Palombella ha poi evidenziato come i sindacati hanno detto “”che i lavoratori sono molto preoccupati per il destino dell’azienda ma Mittal deve sapere che se vuole rimanere in Italia non ci devono essere esuberi sia nel sistema Ilva sia nel sistema degli appalti””. DiMaio ha rassicurato che non “”vogliono prendere decisioni da soli””.Dello stesso avviso Francesca Re David segretario generale della Fiom per la quale “”oggi abbiamo descritto al ministro perché siamo fermi e bloccati. Abbiamo intenzione di prendere la trattativa sul serio e il ministro ha detto che salute e lavoro devono andare di pari passo ma Mittal deve cambiare la sua posizione””