Nonostante l’allarme arrivato da Roma per le idee del nuovo esecutivo a guida Movimento 5 Stelle (stessa preoccupazione è tra i lavoratori dell’Ilva, con la Fiom genovese che per bocca
di Bruno Manganaro invoca la discesa in campo dell’esercito…), Piaggio Aerospace ha lanciato un’iniziativa per restituire al produttore di equipaggiamenti originali (OEM) dell’aeromobile profitto nei prossimi tre anni, applicando un piano industriale quinquennale che ha rivelato per la prima volta alla fine del 2017.
La società ha rivelato i dettagli della sua nuova strategia di crescita in quanto ha annunciato di aver recentemente ricevuto ordini per il turboelica Avanti Evo P.180, e spera di mantenere lo slancio annunciando ulteriori vendite e mercati per l’aeromobile in futuro.
Il piano industriale è stato progettato per generare stabilità a lungo termine per Piaggio, ed è supportato da una ristrutturazione finanziaria che include un iniezioni di contanti da parte di un azionista di EUR225 milioni (USD 262 milioni), che ha come obiettivo la rottura della compagnia anche nel 2019 e realizzare un profitto nel 2021.