A grandi passi verso la statalizzazione dell’Ilva. Vent’anni dopo da quella torrida estate del 1995, si tenta un altro salvataggio: lo stato torna a controllare le ciminiere in riva

allo Jonio, di Taranto, dopo la crisi in cui è sprofondata da oltre due anni la gestione privata. E la città dei due mari si trova di nuovo ad assistere ad un cambiamento epocale, ancora una volta legato però a quella fabbrica che – dagli anni Sessanta ad oggi – ha scandito la storia e l’economia della provincia e della Regione. Il nuovo anno si apre quindi con una nazionalizzazione, sebbene a tempo. Tre anni al massimo, il cronoprogramma fissato dal premier Matteo Renzi. Poi l’Ilva risanata, rimessa nella carreggiata dei giganti siderurgici europei, dovrà tornare ai privati. Il Governo ora cerca di rinforzare i pilastri che reggono la seconda più importante impresa italiana.