Una situazione da profondo rosso, per non dire drammatica. E’ quella nella quale versano parecchie aziende liguri. Secondo Confartigianato Liguria la colpa è anche da addebitare
allo stato centrale che vanta ritardi nei pagamenti alle imprese liguri con un extracosto di 45 milioni di euro. Lo comunica Confartigianato Liguria specificando che l’extracosto è dovuto alla necessità di chiedere prestiti in banca per finanziare la carenza di liquidità derivante dalle fatture non saldate. A tutto questo si sommano la rinuncia a effettuare investimenti, il ritardo di pagamenti verso i propri fornitori e di stipendi ai dipendenti, la necessità di chiedere finanziamenti bancari per sopravvivere, le penali per il ritardo nel pagamento di imposte e contributi. «La situazione è grave – rimarca con toni preoccupati il presidente regionale di Confartigianato Giancarlo Grasso – Nonostante il decreto sblocca-debiti, le imprese continuano a soffrire e 30 giorni di attesa dal pagamento dei crediti vantati verso gli enti pubblici restano un miraggio». Lo scenario ligure è drammatico, anche se non appare tra i peggiori nel panorama italiano: ma quel salasso di 45 milioni imposto alle aziende per attendere i pagamenti della pubblica amministrazione vale lo 0,10 del Pil nazionale.