Il secondo importante successo personale di Roberta Pinotti, neo sottosegretaria del Pd alla Difesa, porta in dote anche una promessa, assai sentita per l’economia della nostra regione: il destino di Fincantieri.
Sembrano lontani anni luci le tristi serate che hanno fatto seguito alla sconfitta nelle primarie per la corsa a sindaco di Genova, giunta terza alle spalle di Marco Doria e Marta Vincenzi. Nel giro di poco tempo, tra fine dicembre e la settimana scorsa, è arrivata prima un incredibile vittoria all’interno degli elettori del Pd, con oltre 4000 preferenze nelle primarie interne per mandare a Roma i parlamentari. Poi, notizia di una decina di giorni fa, la nomina a sottosegretaria del governo Letta alla Difesa.
E da questa importante poltrona che la Pinotti cercherà di impegnarsi in prima linea per Fincantieri. Il settore militare, di sua competenza, rappresenta infatti un importante introito per i cantieri presenti a Riva Trigoso, nel levante genovese, e a Muggiano. “Mi impegno a far ripartire l’economia e l’industria italiana e ovviamente ligure. Prima della mia nomina non nascondo che ero un po’ invidiosa dei nostri cugini spezzini, visto che Andrea Orlando era appena diventato ministro!”.
Per quanto riguarda la Difesa, la Pinotti ha già le idee chiare: “Il primo punto da affrontare è il taglio delle forze armate, che sono passate da 190,000 a 150,000 effettivi, tutti professionisti del settore. Seguendo questa strada bisognerà seguire tutti i decreti attuativi, per evitare di trovarsi in brutte situazioni. A titolo personale, vorrei evitare l’imminente aumento dell’Iva, un danno incalcolabile per le famiglie italiane, il cui valore d’acquisto si è abbassato a dismisura negli ultimi anni”.