Ha ereditato la Confindiustria dalla Nautica dalla prima donna presidente della storia dell’associazione, Carla Demaria (che è subentrata nel 2015 ed è durata fino al 2019).
Prima di lei Ucina fu in mano per due mandati ad Anton Francesco Albertoni, che cambiò la stessa associazione, ma nel suo ultimo biennio si ruppe l’unità nautica nautica con una dolorosissima scissione che ancora oggi si vedono i segnali.
Dopo un solo mandato ecco che la Demaria, la donna sempre elegante e sorridente, ha ceduto il passo all’esperto Saverio Cecchi. Con la Demaria si è tentato, con successo, di ricompattare Ucina con i ribelli di Nautica Italiana.
Cecchi, 69 anni, toscano da Limite sull’Arno, membro del Cda di GP Yachts srl, è il nuovo Presidente di UCINA Confindustria Nautica, eletto con il 99% dei voti, per il quadriennio 2019-2023.
L’Assemblea dei Soci ha, inoltre, nominato Vicepresidenti Maurizio Balducci (Overmarine spa), Piero Formenti (ZAR Formenti srl), Alessandro Gianneschi (Gianneschi Pumps and Blowers srl), Andrea Razeto (F.lli Razeto&Casareto spa).
L’Assemblea ha inoltre nominato Anton Francesco Albertoni quale Presidente del Collegio dei Probiviri.
Cecchi, entrato nel consiglio direttivo di Ucina addirittura nel 1990 con importanti cariche elettive, ha subito detto: “:“Sono in Associazione da trent’anni e metterò a disposizione di tutti la mia esperienza e il mio spirito di servizio. Con la mia squadra perseguirò i seguenti obiettivi: l’attuazione del Codice della Nautica, l’adozione da parte dell’Italia del Passenger Code per i superyacht, la promozione della piccola nautica, anche attraverso progetti specifici per la Giornata del Mare (11 aprile), la formazione, l’ampliamento delle attività di supporto all’internazionalizzazione, il sostegno alle imprese, la promozione del Made in Italy e della nautica a Expo Dubai 2020, lo sviluppo del leasing nautico. Senza dimenticare che nel mio programma mi sono impegnato per la riunificazione dell’associazione, cosa nella quale credo fortemente perché l’unione fa la forza”.