“Vado gateway”, il terminal container di APM Terminals di Vado Ligure aprirà il prossimo 12 dicembre. La data di completamento della nuova infrastruttura
, un’opera di grande importanza nel sistema portuale nazionale e destinata a cambiare lo scenario della logistica del Nord Italia, è stata annunciata stamane dal managing director di APM Terminals Vado Ligure, Paolo Cornetto, durante una conferenza stampa tenuta in cantiere alla quale hanno partecipato anche tutte le autorità locali.
Il terminal è in avanzata fase di costruzione: la sua realizzazione è oggi completata all’82% ma l’arrivo di molte delle varie gru che saranno impiegate, avvenuto in varie fasi nei mesi scorsi, aiuta a identificare già distintamente la sua fisionomia. Da semplice “cantiere”, l’area di Vado si è progressivamente trasformata ed è vicina a diventare quello che poi sarà effettivamente, e cioè un terminal container moderno, funzionale e con una forte componente di automazione.
L’opera andrà ad arricchire l’offerta di servizi di trasporto per le aziende, non solo italiane, e a potenziare la competitività del sistema portuale ligure. Il terminal a regime potrà contare su una banchina lunga 700 metri, mentre i suoi fondali, profondi oltre 16 metri, e le banchine, di ben 4,5 metri sopra il livello del mare, consentiranno fra l’altro a Vado di accogliere ed operare le grandi navi di ultima generazione (ULCS – Ultra large container ships). L’entrata in funzione del terminal dal punto di vista operativo sarà progressiva: nella fase immediatamente successiva all’avvio verrà utilizzata infatti solo una parte della lunga banchina.
L’intenzione di APM Terminals è rendere Vado gateway una porta di ingresso, e di uscita, per le merci dei mercati di Nord Italia, Svizzera, Germania e della parte nord-orientale della Francia. Il terminal, la cui capacità massima sarà di circa 900 mila TEUs all’anno, si inquadra inoltre come uno degli hub di riferimento della cosiddetta “Via della Seta”.
Molto ricca la dotazione di apparecchiature tecnologicamente avanzate che saranno impiegate a Vado, con gru “di banchina” (ship-to-shore), “di piazzale” ARMG (Automated rail mounted gantry) e “a cavaliere” (straddle carrier): le gru di piazzale saranno movimentate in remoto, da operatori che lavoreranno all’interno di una sala di controllo del terminal.
“E’ una grande soddisfazione poter annunciare la data ufficiale di apertura del terminal, dopo tanto tempo dalla sua progettazione: abbiamo lavorato e stiamo tuttora lavorando duramente per chiudere il cantiere e dedicarci poi allo sviluppo dei traffici. Credo che tutto il territorio attenda il completamento della piattaforma e vogliamo che possa trarne al più presto i benefici che deriveranno dalla sua entrata in funzione”, spiega Paolo Cornetto.