Non solo quella di Genova, tra la Darsena, i magazzini del Sale e gli ormeggi delle crociere, su tutte quella della Msc. Ora anche La Spezia, dopo Genova, avrà la sua stazione
Marittima in grado di rilanciare lo scalo marittimo ora collegato con quello toscano di Carrara per via della nuova legge sulla portualità italiana, che ha creato il polo Genova – Savona, con buona pace dei ponentini che volevano la loro autonomia. La nuova stazione marittima spezzina era il grande sogno cullato dall’ex presidente del porto spezzino Lorenzo Forcieri (ex PD), finito in disgrazia dopo aver ben guidato lo scalo levantino (i numeri parlano chiaro).
OPERA. Sarà necessario, in primis, realizzare l’ampliamento del Molo Garibaldi sul lato di Levante, così da poter consentire lo sgombero di Calata Paita. Non esattamente facezie, considerando che la ritirata del porto mercantile dalla banchina più prossima al centro cittadino avrebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre 2009. Con ogni probabilità il ritardo spezzino soffierà su una torta con dieci candeline.
A quel punto potrà iniziare la realizzazione del Molo Paita, il cosiddetto pennello, l’infrastruttura che consentirà l’accosto di due navi quasi perpendicolari a Viale Italia e che, soprattutto, sarà terreno sul quale sorgerà la stazione marittima, elemento indispensabile per gestire i flussi dei passeggeri in maniera meno frammentata.