Se oggi nel porto spezzino ha fatto il suo ingresso ufficiale un “bestione” del mare di oltre 400 metri (si tratta della seconda nave di sempre
più grossa nella storia dello scalo ligure), lo scalo ligure sta affrontando un vasto progetto di riassetto dei moli che potrebbe essere a regime entro il 2024 (ma in parte già nel 2020), con ingenti investimenti, sia pubblici che privati, supportato ovviamente dall’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale (La Spezia e Carrara) ma anche da una coesa community di operatori (terminalisti, spedizionieri, agenti marittimi e spedizionieri doganali), che punta a far sistema. La Spezia punta senza mezzi termini a coprire aree di mercato che oggi possono essere ancora contendibili, come la Svizzera e la Germania del Sud (facendo concorrenza agli scali di Genova e di Marsiglia in Francia). Su questo Contship sta facendo investimenti: grazie anche alla base logistica di Melzo, ad esempio, La Spezia dispone di un treno con la Svizzera ogni giorno, per cinque giorni la settimana.