L’anteprima, la classica “soffiata” usando il linguaggio giornalistico, l’aveva avuta Il Secolo XIX. Con tre giorni di ritardo questa mattina le news l’ha fornita anche Repubblica
attraverso il giornalista economico Massimo Minella, una istituzione dalle parti di via XX Settembre, sede del quotidiano di sinistra.
La Culmv rischia grosso, addirittura di sparire secondo una legge che sta per essere discussa a Roma in questi giorni, per volere dell’ex industriale Guidi, subito presa di mira dal console Benvenuti, lo stesso che vuole azzerare le primarie di centrosinistra. Il tutto toccando, anzi, stravolgendo, i crismi della legge 84-94 che regolava la gestione di compagnie come quella dei camalli e anche la Pietro Chiesa, da sempre in mano ai comunisti più oltranzisti, alcuni di essi volantinano e presiedono le riunioni di Lotta Comunista.
Il ministro dei Trasporti, il centrista Maurizio Lupi, garantisce la sua volontà a riformare i porti e crea una cabina di regia con esperti e consulenti che dovrebbe mettere mano alla materia. Nel frattempo la Guidi pensa di commissariare le autorità portuali fino alla riforma auspicata da più parti. Una cosa è certa: a breve assisteremo al blocco del porto da parte dei camalli, che si riuniranno alla Sala Chiamata del Porto Luigi Rum, sotto la Lanterna, per fare il punto della situazione.