Non le manda a dire Luigi Merlo. L’attuale presidente dell’Authority Portuale di Genova, dopo aver sparato a zero su Assoporti, per la quale ricopriva la carica di vice presidente

e da ieri si è dimesso dall’incarico, ora sembra prendere di mira il “rottamatore”, il sindaco di Firenze nonchè attuale segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. “Mi auguro che Renzi inserisca nei suoi cento punti in programma per il bene del paese la riforma dei porti italiani, sarebbe davvero un bel passo avanti – sostiene Merlo – Inoltre il Governo Letta si deve occupare maggiormente del nostro sistema portuale. Mi auguro che il vicee ministro senza deleghe, De Luca, sindaco di Salerno sfiduciato dai Cinque Stelle, aiuti finalmente a svolgere un ruolo decisivo nel percorso delle infrastrutture, fin qui non ha proprio dato una mano”.
Merlo chiosa ancora sulla riforma delle 24 Autorità Portuali italiane, portata avanti con caparbietà dal Ministro Maurizio Lupi (NUovo Centrodestra, il partito di Angelino Alfano): “Questa legislatura deve essere ricordata anche, finalmente, per una fiforma della portualità italiana. In passato ci sono stati troppi discorsi, ma in quanto a fatti…Anche perchè le grandi alleanze europee, vedi il maxi accordo P3, hanno cambiato il quadro globale. Ora serve una riforma che ci renda competitivi su scala continentale e mondiale”.