Entro il 2030, Genova deve ingradire il suo porto. Questo è, in sintesi, quanto ha detto ieri, in occasione di una riunione di quasi tre ore che si è tenuta a Palazzo San Giorgio,

il presidente dell’Autorità portuale al Comitato che governa il porto. La necessità di accogliere navi sempre più grandi, oggi lunghe oltre 360 metri (13mila teu) e, in futuro, oltre 460 metri (22mila teu), obbliga i porti ad ampliare i propri spazi. E allora, il porto di Genova, soffocato verso mare dalla diga e a ponente dall’aeroporto, deve pensare di superare queste barriere: diga spostata più a largo di circa 500 metri, per consentire l’ampliamento delle banchine, e spostamento dell’aeroporto.