Per bocca della presidentessa Carla Demaria, prima ed unica donna alla guida da anni della Confindustria della Nautica, che ha la sua sede operativa all’interno della Fiera
di Genova, arriva una secca bocciatura alla Finanziaria ed ai suoi emendanti del governo nazionale: <C’è una fortissima delusione per la mancata risposta del Governo nella Legge Finanziaria sul tema dei porti turistici. Nonostante il confronto con diversi ministri, l’emendamento parlamentare volto a chiudere a stralcio i contenziosi di 25 porti turistici con lo Stato non è stato inserito nel maxi emendamento del Governo, votato al Senato, che ha interamente sostituito la manovra. Il contenzioso riguarda l’applicazione retroattiva – a contratti già in corso – dell’aumento fino al 400% dei canoni demaniali fissato dal governo Prodi nel 2006. In continuità con il passato, si è scelto di rinviare ancora una volta una decisione, necessaria, ora più che mai, a evitare il ‘fallimento di Stato’ delle imprese che travolgerebbe i 2.200 addetti delle strutture portuali interessate>.