Un netto crollo nel 2012. Le imprese liguri sono in ginocchio o quasi. A confermare ciò lo studio al dettaglio di Confartigianato, relativo all’anno trascorso. Il tasso di crescita delle imprese regionali
ha un forte segno meno, del 200%, con l’artigianato che tiene. È questa l’unica buona notizia, un settore che rallenta, ma rispetto ad altri comparti sembra beneficiare di una buona salute.
Secondo Giancarlo Grasso e Luca Costi (foto), rispettivamente presidente e segretario regionale di Confartigianato Genova, la situazione è grave, ma a breve potrebbe esserci una svolta positiva.
Tre sono stati i criteri di valutazione: gli incentivi alle imprese, lo sviluppo al territorio e il benessere sociale.
Sul serrato dibattito in corso è intervenuto anche il consigliere regionale del Pdl Matteo Rosso, che ha dichiarato: “La situazione del tessuto socio – economico delle imprese liguri è drammatico. Sostenere lo sviluppo del nostro territorio deve essere una priorità, a prescindere dall’appartenenza politica. Gli schieramenti in questo caso non contano”.
Anche per il suo collega di partito e di emiciclo, il chiavarese Gino Garibaldi, recordman da sempre di preferenze in val Fontanabuona, Chiavari e Lavagna, dove ha il suo bacino elettorale, “bisogna puntare sui mestieri tradizionali, valorizzarli. Non a caso se si analizzano i dati si vede come l’artigianato tiene e questa è davvero una belle notizia. I mestieri tradizionali sono il volano della nostra economia”.