Non solo i prodotti cinesi stanno invadendo il mercato europeo, e addirittura quello sudamericano (interi quartieri di Guayaquil, per esempio), centramericano (vedi in Repubblica Dominicana)

per non parlare della “longa manus” di Pechino su Mozambico (interi quartieri della capitale Maputo e della lussureggiante Beira).
I principali porti di riferimento per le imprese logistiche, secondo studi di recente commissione, sono Genova, La Spezia e Venezia ed è la strada la principale modalità di collegamento con gli scali (secondo l’81% degli intervistati), con l’intermodale (19%) che stenta ancora ad accelerare; il dato presenta comunque differenze territoriali.

-L’analisi per Paesi di destinazione dell’export mostra una prevalenza generale della direttrice Italia-Asia. In particolare, la Lombardia è più orientata verso l’Asia (58% delle imprese), il Veneto verso America settentrionale e Asia in modo più equilibrato (rispettivamente 41% e 39%), idem per l’Emilia Romagna dove lo stesso dato diventa 47% e 44%. Shanghai e New York i punti di riferimento portuali per Asia e USA.