Le aree ex Ilva, dove è sorta la provvidenziale strada del Papa per sopperire ai disagi del crollo del ponte Morandi, potrebbero avere un secondo importante uso e lo spiega
un esponente di spicco del Partito Democratico ligure, il capogruppo Giovanni Lunardon: “Sospendere la gara per le aree ex Ilva e destinarle, finalmente, ad autoparco. L’autotrasporto rischia di subire un forte contraccolpo all’inizio del prossimo anno, a causa di una serie di eventi che ridurranno ulteriormente il numero degli stalli per i camion – lancia l’allarme l’esponente del Pd – E visto che il Decreto Genova prevede solo briciole per l’autotrasporto (20 milioni di euro, a fronte di un danno calcolato dalla Camera di Commercio per il settore trasporti e spedizioni di almeno 95 milioni) la situazione per questo settore strategico si fa sempre più grave”.
Attualmente, spiega Lunardon “a Genova, sono adibite ad autoparco le aree di campi ex Amt di proprietà di un operatore della logistica, che possono ospitare circa 150 mezzi, oltre alla soluzione temporanea rappresentata dai 100 stalli ricavati in aree di proprietà dell’Aeroporto, con contratti che scadranno al 31 dicembre 2020. Già in questa situazione mancano 100 stalli. A fine anno, però, l’operatore di Campi non rinnoverà il contratto con gli autotrasportatori e quindi si aprirà una crisi enorme, che spingerà i camion ad andare oltre Appennino, visto che a Genova verrà a mancare un’area che li possa ospitare”. Di fronte a questa prospettiva Lunardon chiede un intervento urgente delle istituzioni locali. “Le aree ex Ilva attualmente occupate da un’impresa della logistica – spiega il capogruppo Pd in Regione – sono di proprietà di Società per Cornigliano e secondo l’accordo di programma per l’Ilva del 2005 dovevano tornare, all’inizio del 2019, all’Autorità di sistema portuale per destinarle ad autoparco: un intervento per il quale sono disponibili 70 milioni di euro nel bilancio di Palazzo San Giorgio. Il contratto con l’operatore della logistica è scaduto a giugno, ma anziché conferire le aree all’Autorità di Sistema portuale per realizzare l’autoparco, Società per Cornigliano e Autorità di Sistema hanno predisposto un nuovo accordo di programma e avviato le procedure di gara per riassegnare tali aree sempre a imprese delle logistica per almeno altri due anni (con opzione per altri tre). Le procedure sono partite a ottobre e sono già arrivate le manifestazioni di interesse. Ma visto il problema cronico della mancanza di un autoparco capiente a Genova, il disastro del Morandi e l’imminente sfratto degli autoarticolati da Campi, chiedo a Regione e Comune, che sono i soci di Società per Cornigliano, di intervenire sospendendo le procedure di gara per le aree ex Ilva, di aprire un tavolo con gli autotrasportatori e di realizzare lì, come prevede l’accordo di programma, l’autoparco di cui Genova ha un disperato bisogno. Presto presenteremo un’interrogazione su questo tema, per sollecitare una risposta da parte degli Enti coinvolti”.