Dopo il grido di dolore di Aldo Spinelli, della Culmv per bocca del console Antonio Benvenuti e del presidente del porto di Genova e Savona Paolo Emilio Signorini, ecco che anche Spediporto

alza il tiro. Dopo il crollo del ponte Morandi, Genova (oltre alle aziende della zona rossa ed arancione chiuse da tempo con gli operai in cassa integrazione) sta calando in una cappa di crisi nera.
Per Spediporto, il mese da poco trascorso, ha il segno negativo – 5% Export e – 9.8% Import. Il dato, rilevato da un’indagine condotta su un campione del 15% dei propri associati, consolida e conferma le sensazioni di un mese con un colore rosso acceso.
La preoccupazione trova conferma anche nei dati resi pubblici da ADSP che nei giorni scorsi ha diffuso il dato di un – 20% delle tasse portuali e di una riduzione di carico che, come testimoniato dai Terminalisti, è arrivata in alcuni casi a toccare un – 25%.