Secondo Paolo Emilio Signorini, il numero uno del sistema portuale ligure occidentale (Genova e Savona, indicato dalla giunta regionale di centrodestra di Giovanni
Toti, e poi messo dal Ministro Graziano Delrio del Pd), i nostri vicini elvetici hanno un altro passo rispetto all’Italia ed afferma: < La Svizzera in questo momento sta giudicando l’Italia per quello che è, cioè un Paese certamente non puntuale e non affidabile in tutti i settori produttivi ma che ha imboccato una strada di serietà con investimenti che sono stati in gran parte finanziati. Gli svizzeri, infatti, a differenza nostra che siamo bloccati da mille apparati burocratici, hanno investito oltre 20 miliardi di Franchi svizzeri per fare la ferrovia pianeggiante che colleghi l’Italia con i mercati europei e 120 milioni di Franchi svizzeri per il valico di Luino in terra italiana – ha aggiunto Signorini – . Questo fa capire l’attenzione che hanno perché questo corridoio funzioni. Genova sta facendo investimenti in porto nell’ultimo miglio e sul fronte stradale con la Gronda per attrezzarsi a essere uno dei principali porti del Mediterraneo che intercetti quote crescenti di traffico sulla rotta dal Far East all’Europa. Se saremo in grado di intercettare queste merci le dobbiamo portare in Pianura Padana e a Nord delle Alpi>.