La Confartigianato, nei giorni scorsi, ha snocciolato alcuni interessanti dati sul credito erogato alle imprese della nostra regione per quanto riguarda il 2012. Si tratta di numeri che devono
far riflettere e che rispecchiano fedelmente lo stato che stanno attraversando. I numeri, richiesti dalla Banca d’Italia come ogni anno, sono la cartina da tornasole di una regione alla ricerca di uno slancio per competere con le vicine Piemonte, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna.
Secondo questo studio di settore, cala del 6,6% il credito erogato alle imprese liguri nel 2012. La variazione del credito, se confrontati i dati delle ultime due stagioni, ha avuto una flessione di oltre un punto percentuale sulla media nazionale del -5,4%. A subire la stretta creditizia maggiore sono le imprese con più di 20 dipendenti che hanno raggiunto -7,3%. Flessione più moderata, invece, per le imprese con meno di 20 addetti (-3,9%).
Andando nel dettaglio dello studio della Banca d’Italia, tra le quattro province liguri, la nostra è quella che ha fatto registrato un calo più marcato, a differenza delle due sorelle del ponente, Imperia e Savona (che il governo Monti voleva unificare).
Il dato di Genova è -7,1%. Seguono Savona (-6,6%), La Spezia (-5,7%) e Imperia (-4%), che svetta in questa particolare classifica.