Con 132.500 tonnellate di stazza e una capacità di 4.947 ospiti totali sarà la più grande nave da crociera battente bandiera italiana. E’ la 10° nave Costa costruita da Fincantieri in Italia dal 2000 ad oggi,
per un investimento complessivo di quasi 5 miliardi di euro.
La costruzione e l’allestimento, che termineranno a fine ottobre 2014, impiegheranno circa 3.500 lavoratori e 400 imprese dell’indotto.
Marghera, 10 dicembre 2012 – E’ iniziata oggi nello stabilimento Fincantieri di Marghera la costruzione in bacino di Costa Diadema, la futura ammiraglia di Costa Crociere e della flotta passeggeri battente bandiera italiana. Alla cerimonia di inizio dei lavori erano presenti il CEO di Costa Crociere S.p.A., Michael Thamm, il Direttore Generale di Costa Crociere S.p.A., Gianni Onorato, e per Fincantieri l’Amministratore Delegato, Giuseppe Bono.
Michael Thamm, CEO di Costa Crociere S.p.A. ha dichiarato: “La costruzione di Costa Diadema è un impegno concreto per la crescita futura della nostra compagnia. Ha un significato positivo non solo per noi, ma anche per l’Italia, e in particolare per Venezia. Grazie a Costa Diadema, infatti, si consolida la nostra collaborazione con Fincantieri, che dal 2000 ha già portato alla costruzione di 10 nuove navi per un valore totale di quasi 5 miliardi di euro, creando ricchezza e lavoro per il Paese”.
Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, ha dichiarato: “La fine dell’anno si avvicina ed è tempo di bilanci anche per noi. Il 2012 è stato un anno estremamente difficile anche e soprattutto per la cantieristica. Gli investimenti globali complessivi sono stati pari a poco più di un quarto rispetto a quelli del 2007, che si sono tradotti in un sostanziale dimezzamento degli ordini per navi crociera. Noi abbiamo fatto la nostra parte, assicurandoci la quasi totalità di queste commesse, a conferma della duplice scommessa che ci prefiggiamo: da un lato puntare sui settori che offrono positive opportunità di sviluppo, e dall’altro di conservare la leadership nei settori di tradizionale presenza. Oggi, con l’inizio dei lavori per questa che sarà un’altra splendida nave per gli amici di Costa, guardiamo al futuro con qualche conferma in più.”
Durante la cerimonia, il primo blocco della nave – del peso di 504 tonnellate, largo 15,7 metri e lungo 29 metri, che costituirà la parte centrale della nave – è stato sollevato da una gru e depositato sul fondo del bacino, dove la nave sarà costruita. I lavori di costruzione e allestimento dureranno sino al 30 ottobre 2014, data prevista di consegna della nave. Il progetto Costa Diadema coinvolgerà complessivamente circa 1.000 addetti diretti del cantiere e altri 2.500 dell’indotto. I benefici per l’occupazione non riguarderanno solo il cantiere ma, soprattutto per l’allestimento degli interni, anche circa 400 imprese esterne, la maggior parte della quali sono italiane.
Costa Crociere ha investito complessivamente circa 550 milioni di euro per la sua nuova ammiraglia. Sarà la più grande nave da crociera battente bandiera italiana: 132.500 tonnellate di stazza, 306 metri di lunghezza, 37,2 di larghezza, 4.947 Ospiti totali, 1.253 membri d’equipaggio, 1.854 cabine totali per gli Ospiti. Costa Diadema sarà una nave ancora più fruibile e accogliente per gli Ospiti, sia nelle aree interne che in quelle esterne, e proporrà novità esclusive per ciò che riguarda l’offerta gastronomica, il divertimento e la tecnologia.
La costruzione di navi è solo una delle attività legate a Costa Crociere che producono ricchezza sul territorio italiano. Secondo uno studio del MIP, la Business School del Politecnico di Milano, nel 2010 Costa Crociere S.p.A. ha generato un impatto economico totale di oltre 2,2 miliardi di euro sull’economia italiana, distribuito in tutte le regioni della penisola.
L’impatto economico del Gruppo Costa ha determinato un impatto occupazionale di grande importanza, stimato dallo studio MIP in 12.300 unità, di cui 3.600 impiegate direttamente dal gruppo e 8.700 generate lungo le catene di fornitura e per gli operatori di servizi turistici (calcolate in base alle “unità di lavoro FTE” – full time equivalent – tempo pieno equivalente), per un totale retributivo superiore ai 373 milioni di euro lordi.