Si è tenuto, nell’ambito del programma dei convegni UCINA, Confindustria Nautica, previsti nel corso della 52° edizione del Salone Nautico di Genova, il dibattito “La Nautica e l’Economia”.
All’incontro, moderato dal Vicedirettore de Il Messaggero, Osvaldo De Paolini, hanno partecipato Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA-Confindustria Nautica, Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola e Giulio Tremonti, Presidente di Aspen Institute Italia.
Riallacciandosi al tema dei driver per la ripresa, affrontato nel corso del dibattito, Albertoni ha dichiarato che sarebbe assurdo non considerare il turismo, in particolare quello nautico, quale asset per la crescita economica del paese. Il Presidente di UCINA ha poi ricordato quanto l’indifferenza e la scarsa considerazione che il mondo politico ha riservato negli ultimi anni ad un settore che ancora rappresenta la quinta forza dell’export del Paese, abbiano contribuito a determinare lo stato di crisi in cui versa oggi la nautica italiana.
“In Italia, paradossalmente, manca una cultura nautica e per questo motivo è necessario provare a creare una nuova percezione del nostro settore partendo dai giovani” – prosegue Albertoni – che auspica un coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione per portare la nautica nelle scuole.
Pur confermando il sostegno all’attuale Governo e ricordando il ruolo che Monti ha avuto nel ridare credibilità al Paese, l’onorevole Realacci ha sottolineato la carenza di visione su quale deve essere il futuro dell’economia italiana.
“L’Italia – ha affermato Realacci – non può che scommettere sull’innovazione, sulla qualità, sulla bellezza, insomma, per avere uno spazio nel mondo che cambia l’Italia deve fare l’Italia. Da questo punto di vista – ha concluso Realacci – la nautica con le sue eccellenze ben rappresenta questa “missione” del nostro Paese e sarebbe sbagliato da parte della politica sottovalutare ancora il suo ruolo”.
Il convegno si è concluso con la presentazione del NaQI (Nautical Quality Index) 2012, l’indice elaborato dall’Osservatorio Nautico Nazionale che misura la qualità nautica dei territori sulla base di 6 parametri: Accessibilità e Saturazione, Porti e Posti barca, Qualità dei servizi portuali, Altri turismi del mare (presenza di diving center e basi nautiche charter e sedi FIV) e le due new entry Qualità turistica e sostenibilità e Qualità ambientale.
Ai primi tre posti si sono classificati Olbia Tempio, Lucca e Genova a cui è stato assegnato il Premio “Territori di mare 2012”. Rispetto alla classifica del 2011 che aveva visto ai primi tre posti, nell’ordine, Lucca, Genova e Matera, si segnala l’ingresso nella top ten di La Spezia (al sesto posto) e Grosseto (all’ottavo posto), che raccolgono i frutti di una politica orientata alla nautica.