Per almeno due mesi, ma non oltre il 31 dicembre, non sarà possibile presentare nuove domande per l’insediamento di medie strutture per la distribuzione alimentare e grandi strutture
per la distribuzione in genere. Un’ “ipotesi di salvaguardia”, la definisce l’assessore Renzo Guccinell (foto)i, uno stop temporaneo e puramente tecnico per consentire alla Regione di definire e approvare il nuovo piano del commercio (che dovrebbe essere presentato entro la fine di ottobre) tenendo conto delle nuove regole nazionali sulla liberalizzazione. Il disegno di legge approvato venerdì dalla Giunta regionale è il primo atto di un processo di adeguamento che stanno affrontando tutte le regioni.
Il piano del commercio dovrebbe arrivare in Giunta verso metà ottobre. Già aperto il confronto con le categorie, che stanno discutendo la bozza. Non potranno più esserci vincoli quantitativi o numerici alla costruzione di nuove strutture. La Regione Liguria (ma anche altre, come la Toscana) si sta orientando verso l’introduzione di criteri di sostenibilità qualitativa e ambientale degli interventi necessari per i nuovi insediamenti. I comuni potrebbero indicare nella programmazione urbanistica i siti adatti alla piccola, alla media e alla grande distribuzione. Una logica diversa dall’attuale che però concorrerebbe, anche con maggior rigore, a non stravolgere il tessuto commerciale esistente oltre che a salvaguardare l’ambiente: «La libertà di impresa e di concorrenza – sostiene Guccinelli – non può essere tradotta in un “liberi tutti” che potrebbe causare gravi problemi alla rete commerciale».