Nuovo approfondimento tecnico per il passaggio formale dei cantieri Baglietto di Varazze al gruppo Azimut a seguito della presenza dello stabilimento in una zona esondabile.
Dall’incontro di oggi in Regione a cui hanno preso parte, oltre all’assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli anche il presidente del gruppo Azimut, Paolo Vitelli, il liquidatore dei cantieri Baglietto, Federico Galantini, i rappresentanti del Comune di Varazze, della Provincia di Savona e delle organizzazioni sindacali, è emersa la volontà di proseguire sulla strada dell’acquisizione dei cantieri da parte del Gruppo torinese, vincolata ad una serie di verifiche derivanti dai vincoli dell’area. “Sono soddisfatto dell’incontro di oggi che ci ha sollecitato il sindacato – ha ribadito l’assessore regionale allo sviluppo economico, Guccinelli – Dalla riunione è emersa la strada da seguire e il tipo di procedura da adottare per riuscire a realizzare uno stabilimento che abbia efficienza produttiva. Sono stati anche chiariti i tempi massimi per l’approvazione della procedura da parte degli Enti locali che non supereranno i 90 giorni”. Sia il liquidatore, Galantini sia il presidente del gruppo Azimut, Vitelli hanno confermato la volontà di proseguire nel passaggio di consegne, anche se i tempi saranno necessariamente più lunghi. “Da parte di Azimut – ha detto Guccinelli – mi sembra ci sia la voglia di fare un nuovo sito produttivo e da parte del liquidatore ci sia l’intenzione di trovare un accordo definitivo. Come Regione abbiamo fatto tutto il possibile per favorire il passaggio di consegne”. Azimut e il liquidatore del cantiere, Federico Galantini si accorderanno nei prossimi giorni per arrivare, dopo alcune verifiche, alla firma di un preliminare, nel giro di quindici giorni. Ottimista anche Paolo Vitelli. “Mi sembra che siamo vicini al risultato – ha detto il presidente di Azimut – oggi Regione, Provincia e Comune hanno definito percorsi di completamento dell’iter procedurale per arrivare ad una concessione in modo chiaro. Rimane comunque il fatto che si tratta di una zona esondabile, su cui si deve trovare il modo di realizzare il cantiere che vogliamo”. Se dopo le valutazioni del gruppo Azimut la riposta sarà positiva, prenderà il via l’iter esecutivo di 4 mesi per arrivare ad una conclusione progettuale competa e dare così un futuro agli attuali 30 lavoratori in cassa integrazione.