La Giunta Toti crede che tutto si possa risolvere con la pubblicità. E così come unica ricetta per aiutare il settore turistico ligure in forte crisi per l’emergenza Covid-19 ha pensato
di investire 800 mila euro in marketing territoriale sui giornali, sulle tv e sulle radio italiane, per convincere i turisti a venire in vacanza in Liguria. Ma, come hanno ribadito nei giorni scorsi in Commissione anche alcuni soggetti importanti di questo comparto – tour operator, agenzie di viaggio, guide e accompagnatori turistici e noleggiatori di navette con conducente – serve ben altro per far ripartire questa fetta importantissima di economia ligure. La Regione per queste categorie, che solo pochi giorni fa hanno organizzato una grande manifestazione regionale in piazza De Ferrari, ad oggi non ha stanziato un solo euro e si è solo limitata alle solite promesse, quando invece servono risorse immediate a fondo perduto. Se poi, anziché perdere tempo la Giunta ligure avesse avuto il buon senso di riprogrammare i fondi europei non ancora impegnati, come chiede da marzo la Ue, allora, forse, avremmo avuto già oggi i soldi sia per queste categorie, sia per il marketing territoriale. Questo però non è accaduto e ci auguriamo che accada nel prossimo futuro, cogliendo le opportunità previste dal Decreto Rilancio di riprogettare, non solo il non impegnato, ma anche l’impegnato non ancora speso dei fondi comunitari. Tuttavia se una parte di quegli 800 mila euro anziché in pubblicità fosse andata a quelle categorie, che peraltro creano le condizioni affinché i turisti possano venire nella nostra regione, forse si sarebbe fatto qualcosa di utile. Noi lo abbiamo anche proposto, ma la Giunta non ha voluto farlo. È sempre meglio ricordare che prima della pubblicità vengono le persone in carne e ossa.
Gruppo PD in Regione Liguria.