Il governo per fronteggiare la crisi dovuta alla pandemia di coronavirus ha attivato in tutta Italia la cassa integrazione in deroga. Dopo qualche settimana però si è notato che l’Inps

era completamente in confusione e non riusciva a gestire minimamente le erogazioni di quanto dovuto.

Si sono alzate immediatamente le proteste di tutti coloro che stavano aspettando questa misura necessaria e dovuta e abbiamo visto quindi arrivare una operazione della Regione Liguria che si poneva come salvatrice dei lavoratori.

Con tanto di cartelloni, spot, selfie e articoli su tutti i giornali, la Regione diceva di aver attivato un fondo di garanzia per 3 milioni € per cassa integrazione in deroga: bastava andare – secondo Toti e Berrino – alla propria banca, pochi giorni e ottenevi i tuoi soldi.

L’indignazione da parte della regione verso il governo era totale ma loro avevano sistemato le cose.

Arriviamo alla realtà: la cassa integrazione non è ancora stata pagata a moltissimi dipendenti che non hanno ricevuto i soldi promessi. 
Governo e Regione fanno il balletto delle responsabilità ma i danneggiati sono sempre i liguri.

Oggi vediamo un indignatissimo presidente di Regione Liguria dare la colpa del mancato pagamento al governo ma il dubbio sorge spontaneo: i 3 milioni che con Filse sono stati garantiti per il pagamento delle casse integrazioni liguri dove sono finiti?

Purtroppo è una domanda retorica perché si sa bene dove sono finiti, nessuno ha mai tirato fuori un centesimo, né il governo di Roma né il governo della Liguria. Parlano, seduti sulle loro belle poltrone di velluto, o di pelle a seconda dei gusti, ma nessuno aiuta veramente i cittadini, è tutto un continuo bla bla senza nessuna azione pratica.

Toti spinge come un forsennato per il voto subito. Ecco uno dei motivi. Tutti i suoi annunci piano piano stanno venendo fuori per quello che sono: il vuoto. Andremo presto al voto e chi non hai mai ricevuto nulla, chi è stato preso in giro da annunci faraonici si ricorderà della destra e della sinistra del governo e della regione che con il loro classico gioco delle parti prendono in giro i cittadini.

Alice Salvatore – consigliera regionale di Buonsenso