Fincantieri, avanti tutta. Sostanzialmente promosse le linee aziendali per la ripresa delle attività dai rappresentanti sindacali nello stabilimento del Muggiano (nello spezzino), fermato

per oltre un mese dall’emergenza Covid. Il virus, nel pieno dell’emergenza, ha fatto una vittima fra i dipendenti dell’azienda; una morte che, neanche a dirlo è oggi un monito. Tra gli operai, almeno inizialmente, vi erano timori sulla distanza sociale (almeno un metro, anche se all’estero ne tengono due di metri, in molti stati), sembrava e sembra una situazione surreale. Sono state messe in campo forze per poter gestire la situazione e ripartire in modo sicuro: abbiamo ripreso soft, seguendo il protocollo di sanificazione illustrato dall’azienda alla Asl prima dell’ingresso, il 20 aprile. A pieno regime, sono 3 mila le persone che lavorano qui, fra indotto e Fincantieri. Subito sono rientrati in 400, numero concordato con le Rsu, per alzare il numero agli attuali 835, suddivisi in tre turni, a cui si aggiungono gli impiegati in smart working ed i 40 del turno notturno.