Il danno per il turismo italiano a causa del Coronavirus è stato stimato a quasi due miliardi di euro per questa estate. I professionisti del settore però cercano di correre
ai ripari sperando almeno di salvare scampoli di stagione turistica. L’inventiva è uno degli elementi che vengono in soccorso agli imprenditori.
Gli arrivi dall’estero non ci saranno (nella riviera di ponente significa subito un meno 40% come minimo, idem a Genova, e la compensazione di lombardi, piemontesi, emiliani e romani non basterà di certo) e ci si aspetta piuttosto un turismo nazionale. Se davvero si potesse uscire a luglio o agosto la contrazione economica sarebbe di almeno il 40% di un’annata normale.
Sulle spiagge i proprietari di stabilimento cercano di rispettare le nuove disposizioni sanitarie, tralasciando i box in Plexiglas, che non piacciono a nessuno, nemmeno al nostro Governatore Giovanni Toti, che li boccia in tronco.
Intanto però il comparto attende risposte certe dalle autorità e si aspetta una lunga estate calda.