Nonostante l’ottimismo dei vertici Amt Genova (tutti gli autisti in cassa integrazione, ma con lo stesso stipendio), il fatturato è calato drasticamente. Biglietti giornalieri venduti
meno 90%, abbonamenti mensili venduti meno 70%, controlli sui bus quasi impossibili visto il Coronavirus. Che fare?
L’emergenza attuale ha drasticamente ridotto gli spostamenti di pendolari e turisti con un conseguente calo dell’afflusso passeggeri su autobus (l’Atp ha addirittura varato il servizio a chiamata) e treni (soppressi quasi la metà in Liguria). Una delle conseguenze del minor introito da vendita di biglietti e abbonamenti è la pesante diminuzione della liquidità delle aziende di trasporto, ovviamente, che presto potrebbero avere seri problemi a pagare gli stipendi ai dipendenti”.
Il rischio è che oggi le risorse stanziate per gli ammortizzatori sociali non siano sufficienti rispetto alle domande, e che i lavoratori rimangano scoperti.
Situazione grave anche negli appalti. Il settore ferroviario, ad esempio, ha azzerato servizi come le pulizie su Intercity e Frecce ed il servizio break con un addetto che passava tra i vagoni a portare caffè, biscotti e panini, e pertanto è necessario pensare a misure che mitighino la perdita di salario ai lavoratori impegnati in questi servizi.