Intervento della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Alice Salvatore, sui lavoratori, spesso pagati pochissimo (e va bene che in questi giorni non piova
o non faccia freddo), che si notano sfrecciare a tutta velocità nella nostra Liguria deserta con le loro bici portando cibo in casa. “Come sappiamo, è stata disposta la chiusura di tutte le attività commerciali che non vendono beni di prima necessità a seguito dell’ emergenza Coronavirus. Il Governo ha anche sottoscritto un protocollo per consentire la prosecuzione delle attività produttive solo in presenza di condizioni di sicurezza per le persone che vi lavorano. Allo stesso modo ci siamo resi tutti conto di quanto il personale impiegato nei supermercati e negli alimentari è diventato fondamentale per garantire la distribuzione dei prodotti, veri “combattenti” in prima linea di questa emergenza.
Purtroppo, diverse organizzazioni sindacali hanno lamentato che molti lavoratori sono spesso sprovvisti di dispositivi di sicurezza, nonostante siano a contatto ravvicinato e continuo con i clienti, e alcuni di loro sono stati contagiati dal Covid 19 che hanno diffuso a loro volta tra colleghi e familiari. Sono stati segnalati inoltre diversi casi in cui non sono rispettate le distanze di sicurezza nei negozi, sia da parte dei fornitori che da parte del personale. Anche i locali non vengono adeguatamente ventilati e sanificati, come vorrebbe la circolare del Ministero della Salute.
A prescindere dalla situazione di emergenza, abbiamo anche rilevato che l’allungamento degli orari di apertura nelle giornate domenicali e festive non ha portato né un aumento dell’occupazione, né quei vantaggi che erano stati immaginati. Anzi, le condizioni di lavoro del personale dipendente sono addirittura peggiorate.
In merito a questo, il Presidente della Regione Giovanni Toti ha convocato un tavolo con i rappresentanti della grande distribuzione ma non ha coinvolto né le organizzazioni sindacali dei lavoratori, né la Confcommercio, né l’Associazione dei Consumatori e ci pare assurdo che in un accordo regionale manchino attori fondamentali per il commercio e la distribuzione al dettaglio.
Per questo è necessario rivedere la nostra gestione delle aperture dei supermercati nei negozi, riformulare gli orari di esercizio e cambiare le condizioni di lavoro dei dipendenti che al momento attuale sono palesemente inadeguate alla situazione.
Chiediamo quindi di aprire un tavolo e convocare tutte le organizzazioni sindacali dei Lavoratori, la Confcommercio e tutte le associazioni dei consumatori attorno ad un tavolo per concordare orari e giorni di chiusura nelle giornate domenicali e festive. Inoltre abbiamo necessità di incentivare il rispetto delle misure di distanziamento tra le persone, sanificare meglio i luoghi di lavoro e adottare dispositivi di protezione individuali molto più efficaci. Non ultimo, favorire nuove assunzioni di personale nei supermercati per migliorare l’organico ed evitare turni massacranti per i lavoratori e garantire loro i dispositivi di protezione individuale”.