Da un lato vi è il leader della Lega, Matteo Salvini, che esige le dimissioni di questo sfacelo, a confronto con la Germania, dove in cinque giorni sono già arrivati i primi contributi.
Dall’altro ci sono i numeri che parlano chiaro: nei primi due giorni di richieste on line sul sito dell’Inps per il bonus a varie forme di lavoratori, caos totale. Il sito in panne il primo giorno, il secondo invece si decide una dipartizione: al mattino possono entrare solo i patronati e caf, al pomeriggio, dalle 16 in poi, i cittadini. E se nel primo giorno le prime 500 mila domande sono arrivate, ma solo dopo un blocco del sistema (con il sito andato in panne), anche nella seconda giornata si sono registrati interruzioni del sito che, incredibilmente, non regge la mole di contatti o di richieste di sussidio (oltre un milione e mezzo, ma vi sono parecchi giorni per presentare la domanda).
Dai molti riscontri negativi si può dire che gli accessi scaglionati si siano rivelati un flop. Inps che ribatte affermando che si sono registrati dei violenti attacchi hacker sulla piattaforma.