“Le richieste al Governo sono precise: alcune di pronto intervento come la sospensione dei contributi e dei versamenti già avviata, compresi mutui e utenze; altre di medio periodo

come la cassa integrazione per i dipendenti , lo sblocco dei contributi UE e la loro anticipazione, forme utili a creare liquidità alle aziende – spiega Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria, in questi giorni in prima linea con tutti gli agricoltori associati per difendere il Made in Liguria in agricoltura -.  Ribadiamo, però, che ci sono cose che possono essere fatte anche qui, utili ed efficaci e a costo zero  o quasi, come abbiamo sottolineato all’Assessore all’Agricoltura Stefano Mai”. 

I punti prioritari sono:

 

“Prorogare le scadenze del PSR tanti dei bandi quanto delle rendicontazioni, anche in virtù dell’attività ridotta degli uffici regionali – prosegue Aldo Alberto -. Prorogare le scadenze dei patentini fitofarmaci e delle altre autorizzazioni necessarie a non interrompere l’attività agricola. Chiedere la collaborazione dei Comuni  con la RIDUZIONE della TARI per gli agriturismi. Va inoltre estesa all’agricoltura il sistema di aiuti per le PMI che la Regione ha annunciato nei giorni scorsi.

 

Abbiamo condiviso con l’Assessore Mai le richieste avanzate al Governo e abbiamo prodotto il nostro contributo attraverso la struttura nazionale, in continua comunicazione con gli Uffici del Ministero, elaborando un completo documento che contiene anche le misure necessarie per la floricoltura.

 

E’ importante che ognuno faccia la propria parte, con umiltà e dedizione , senza atteggiamenti strumentali o inutili primogeniture. Si esce da questa situazione con due impegni: rispettare le regole mantenendo l’unità”.

 

Intanto in questi giorni CIA Liguria è sul campo organizzata per garantire ai propri soci i servizi necessari a alla prosecuzione dell’attività, garantendo il massimo della sicurezza ai propri collaboratori e all’utenza stessa.