Ad Alassio, la città del Muretto, il focolaio numero uno in Liguria grazie allo sbarco dei turisti pavesi infetti di Coronavirus, il turismo è in ginocchio e Pasqua si avvicina. Lo stesso
a Genova, dove le disdette sono precipitate fino al 85% in due settimane. Cinque Terre con stazioni dei treni vuote e percorsi pedonali a picco sul mare deserti. La psicosi eccessiva del Coronavirus si abbatte anche sul borgo di Portofino, con la piazzetta dei pescatori spoglia e triste. Nei palazzi dei Rolli si notano solo gli inservienti.
L’assessore regionale al Turismo, l’esponente di Sanremo di Fratelli d’Italia, Gianni Berrino, osserva con toni assai preoccupati: “Puntiamo ad interventi immediati da parte del Governo a guida Conte, ancor prima di progettare il rilancio a cui stiamo ovviamente già lavorando, soprattutto sulla cassa integrazione in deroga per il settore turistico e sullo spostamento dei termini per il pagamento delle tasse a fine anno. Su questo capitolo il settore turistico, in tutta Italia, dovrebbe essere considerato alla stregua della zona rossa. Altri interventi per le categorie a tutela delle aziende stesse e dell’occupazione, dovrebbero essere la possibilità di allungare la disoccupazione a oltre 4 mesi, quindi a 6 o 8 mesi, per permettere anche ai lavoratori stagionali che non sono stati assunti per l’emergenza Coronavirus di avere reddito e di essere assunti senza soluzione di continuità nel momento in cui la crisi sarà superata”.