“Dopo un lungo percorso, è approdato oggi in IV Commissione il testo di legge sul reddito energetico che avevamo depositato a settembre e iniziato a discutere a novembre con tutti

i commissari. La proposta, di cui sono primo firmatario, era stata accolta bene e in modo favorevole dai colleghi, così come dagli auditi e dalla stessa GSE. Ricordo che lo stesso assessorato competente aveva dato un primo feedback positivo”, dichiara il consigliere regionale e candidato M5S alle Regionali 2020, Andrea Melis. 

“Ebbene, dispiace immensamente costatare come oggi le buone intenzioni della maggioranza siano evaporate come neve al sole: premesso che il provvedimento era stato illustrato a novembre dell’anno scorso, dopo aver posto le condizioni per una votazione a inizio gennaio, da parte della Giunta venne fatta una richiesta di verifica di disponibilità di fondi, su cui non vi era ancora contezza. Come M5S, per spirito costruttivo, avevamo accolto la richiesta proprio per dare spazio alla ricerca dei fondi necessari per avviare e valorizzare questa proposta di legge. Purtroppo così non è stato: al di là delle pacche sulle spalle dispensate ai proponenti, in concreto oggi in IV Commissione questa proposta è stata bocciata e domani andrà in Consiglio regionale con parere negativo della Giunta. Certo, sono stati votati favorevolmente gli articoli di merito del testo di legge e questo lo apprezziamo, ma assolutamente non basta”.

 

“Costatiamo infatti con amarezza – continua Melis – che nel momento in cui bisogna aprire i cordoni della borsa e investire mettendo in atto azioni concrete soprattutto nella direzione della riduzione dello sfruttamento delle fonti fossili e delle emissioni inquinanti, che si traducono appunto nella promozione delle energie alternative, questa Giunta non mette fondi, scegliendo di non versare denaro di bilancio regionale! Quando parliamo dei bandi attraverso i fondi strutturali, ricordiamo che non sono voci di bilancio regionale: è quando bisogna mettercene di tasca propria, che si misura la direzione politica di una Giunta e i livelli di priorità”.

 

“E oggi, con questa bocciatura, prendiamo atto che da un punto di vista di indirizzo politico, per la Giunta Toti la promozione delle fonti energetiche alternative e la riduzione delle emissioni inquinanti non è prioritaria… nonostante in più occasioni ci siano state manifestazioni che andavano proprio in questa direzione. Le parole però non bastano: a un certo punto, arriva il momento in cui gli enunciati devono essere trasformati in azioni concrete. Azioni che hanno dei costi, certo, che evidentemente la maggioranza di centrodestra non intende sostenere”.

 

“Prendiamo dunque atto che alla propaganda, non sono seguite azioni concrete nell’interesse dei cittadini”, conclude Melis.