Dopo gli ordini del giorno approvati all’unanimità dal Consiglio Regionale e dal Consiglio Comunale di Genova su iniziativa dei capigruppo di Forza Italia in Via Fieschi e a Palazzo

Tursi, Claudio Muzio e Mario Mascia, arriva in Parlamento il caso degli uffici postali genovesi destinati alla chiusura dal piano di riorganizzazione territoriale di Poste Italiane. Sono i deputati di Forza Italia Roberto Cassinelli, Roberto Bagnasco e Giorgio Mulè a chiedere al ministro dell’Economia e a quello dello Sviluppo Economico di attivarsi presso i vertici delle Poste affinché vi sia una revisione del piano di riorganizzazione che tenga conto delle peculiarità orografiche della città di Genova e della particolare condizione della mobilità dopo il crollo del viadotto Morandi.

 

“Ringrazio gli onorevoli Cassinelli, Bagnasco e Mulè per aver presentato questa Interrogazione”, dichiara il capogruppo in Regione Claudio Muzio. “Purtroppo – prosegue – le iniziative assunte a livello locale con il sostegno di tutte le forze politiche e sindacali non hanno sortito effetto, e lunedì mattina uno degli uffici postali, quello di Via Rigola, ha chiuso i battenti. Auspico perciò che l’Interrogazione dei deputati di Forza Italia possa trovare maggiore attenzione e ascolto da parte dei vertici di Poste Italiane”. 

 

“Anche se sono diventate un ente di diritto privato – sottolinea Muzio – le Poste continuano ad essere partecipate dal Ministero dell’Economia e non possono abdicare alla loro missione di soggetto erogatore di un servizio pubblico. È su questo aspetto che facciamo leva per cercare di invertire la rotta e di modificare una decisione che, se confermata, metterebbe in grande difficoltà tante persone, di cui molte anziane, in quartieri della città nei quali la presenza dell’ufficio postale costituisce anche un importante presidio sociale”, conclude il capogruppo di Forza Italia in Regione.