L’inaugurazione in pompa magna dello scorso 12 dicembre è passata oramai in sordina, ma sono i dati che ne fanno assumere importanza. Il taglio del nastro del Vado Gateway
, il terminal container di Vado Ligure che a regime raggiungerà la capacità di 900mila teu l’anno. In realtà, le prime navi scaricheranno i contenitori nel febbraio 2020 su una banchina lunga 450 metri, che in una seconda fase raggiungerà la lunghezza di 700 metri, con fondale di 17 metri, caratteristiche che permettono al terminal di accogliere portacontainer fino a 22mila teu. Il terminal è gestito dalla società Apm Terminals Vado Ligure, che vede come socio di maggioranza Apm Terminals (Gruppo Maersk), che ha il 50,1% e come soci di minoranza le società cinesi Cosco Shipping Ports (40%) e Qingdao Port International (9,9%). La presenza nell’assetto azionario di due Gruppi che possiedono anche compagnie di navigazione globali dovrebbe assicurare un flusso di traffico rilevante alla piattaforma. La società terminalista ha già assunto 87 persone che lavoreranno come operatori di gru e di mezzi di trasporto e nel 2020 l’impianto dovrebbe raggiungere un organico di 401 persone.