Con la morte di Giuliano Gallanti Genova perde non solo un importante amministratore, ma anche un grande protagonista della storia della sinistra genovese e ligure (vetero comunista
da sempre, molto più a sinistra di Aldo Spinelli e del suo predecessore Luigi Merlo). Stimato e valente avvocato, classe 1940, Gallanti è stato un uomo del Partito Comunista Italiano fino alla svolta della Bolognina (quella di Achille Occhetto), dopo la quale è confluito nel PDS. È stato consigliere regionale per due legislature tra le fila del PCI e del PDS (dal 1985 al 1995), vicepresidente della Giunta ligure con delega all’Ambiente e presidente del Consiglio regionale. Dal 1996, per otto anni, è stato presidente dell’Autorità portuale di Genova e poi ha ricoperto il medesimo incarico a Livorno, diventando anche presidenti dei porti europei.
Gallanti è stato un politico vero ed esperto di economia marittima, ma soprattutto un uomo delle istituzioni. Un esperto di porto che alla guida dell’Autorità portuale ha dovuto confrontarsi con situazioni difficili e un mondo complesso, quello delle banchine, che proprio in quel periodo stava cambiando radicalmente.