Invocate da tutti, tranne che dai grillini che hanno generato questo sistema di versamento del denaro non consono per uno stato indebitato come quello italiano, pieno di furbetti
che fanno un lavoro in nero e poi lo pretendono, ora per il reddito di cittadinanza, per i primi rinnovi, non si scherza.
Infatti, la scadenza è perentoria: chi riceve il reddito di cittadinanza deve presentare il nuovo Isee entro gennaio, altrimenti si interrompe l’erogazione del contributo. Lo stesso vale per le altre prestazioni a sostegno del reddito, come il bonus bebè. L’annuncio arriva direttamente dall’Inps, che precisa: “La mensilità di gennaio delle prestazioni verrà erogata anche in caso di non presentazione del nuovo Isee. Per ricevere quelle da febbraio in poi, l’Isee va richiesto entro il 31 gennaio 2020. In caso di ritardo le prestazioni verranno sospese per riprendere a Isee certificato”. Non ci saranno sconti, chi vuole continuare a ricevere il contributo deve andare all’Inps o in un Caf con tutti i dati aggiornati per poter ottenere il calcolo del proprio Isee o almeno la Dsu, (la dichiarazione sostitutiva unica) che lo certifica. Non è una procedura semplicissima, ma è possibile ricavare anche da soli il proprio indice Isee, avventurandosi nel sito dell’Inps.