Le 45 filiali chiuse rappresentano la sconfitta più grande per il Gruppo genovese della Banca Carige, ma il sindacalista Carlo Gallinotti, coordinatore del sindacato Cgil all’interno
del Gruppo Carige, osserva che poteva andare peggio: “Molti argomenti sul tavolo nel coro delle trattative, sulle forme di uscita, normativa aziendale, retribuzione aziendale, questo il motivo del ritardo sulla tabella di marcia, bisognava fare una scelta, una riunione importante. A sbloccare la situazione la presenza dei commissari, che hanno velocizzato il tutto. Abbiamo portato a casa una serie di esuberi (680 in cassa integrazione in tutte le filiali italiane, ndr) che erano inferiori a quelli preventivati (oltre mille, ndr), quindi si tratta di un discreto risultato, anche se parlare di esuberi non è mai piacevole, ovviamente”.
L’unico aspetto positivo le nuove assunzioni: previste 210 innesti nell’arco di validità del piano industriale 2019-‘23.