Il leghista genovese Edoardo Rixi, Responsabile Nazionale Infrastrutture della Lega, fa il punto della situazione sulle grandi opere in Liguria: “Sul Morandi, i genovesi
sapevano bene che era fondamentale ion direzione Francia e non solo, verso il Nord Europa, il 90% dell’indotto verso la Francia passa da Ventimiglia, quindi dal Morandi, in gran parte, in più i flussi turistici passavano dal viadotto del Morandi. Quindi continua ad essere un problema che va affrontato con strumenti atti ed adeguati. Sono preoccupato poiché il Governo tate opere le sta posticipando al post Morandi. Ad oggi non è stato nominato il commissario sul Terzo Valico, i lavori sono fermi. Un altro problema è la Gronda e le altre viabilità, vanno fatte in un arco temporale certo, senza posticipare all’infinito”.
Rixi parla di un piano delle infrastrutture sul nodo di Genova “che va fatto prima della realizzazione del Morandi, infatti serve una nuova diga, altrimenti il porto di Genova sarà superato dagli altri scali mediterranei che sono già più organizzati”.
L’Ilva? L’ex Vice Ministro del governo gialloverde del Conte I afferma: “C’è ancora chi dice che c’è un miliardo di euro in mano alla famiglia Riva…A Taranto, il tema caldo è che si tratta di una bomba ambientale, ma bisogna trattarla con riguardo, senza farla scoppiare, ma trattare con riguardo. Se la fabbrica di Taranto chiude, il rischio grosso è che le falde siano ancora più inquinate senza un controllo. Mi auguro in un intervento del Presidente della Repubblica, la filiera dell’acciaio è fondamentale, saremmo l’unico paese italiano senza l’acciaio. Cosa succederà non lo so, ma sono certo che lo stabilimento di Genova possa andare avanti anche senza Taranto. Finchè non sappiamo chi sia il proprietario, è arduo prevedere il futuro…