Beati i tempi quando, nel 2008, Unicredit, il colosso italiano della finanza bancaria, assorbì due storici istituti di credito come il banco di Sicilia ed il banco di Roma (a Genova il primo era
presente con le agenzie a Voltri, Salita del Seminario in centro, via Gramsci nei caruggi, via Canevari a Marassi, viale Brigata Partigiane alla Foce). Già l’unione tra questi tre personali non è stato dei più semplici, le ripercussioni ci sono ancora oggi se si entra in un qualsiasi di queste filiali. Ma ora, con i tagli (10 mila esuberi in 4 anni, ora i dipendenti sono ben 80 mila) sono in molti a tremare.
Il Ceo (parola che va di moda nel linguaggio del business internazionale per rimpiazzare il vecchio amministratore unico) di Unicredit Jean Pierre Mustier ha riferito ai mezzi stampa: < Lavoreremo ancora di più sulla trasformazione di UniCredit. L’efficienza deriverà principalmente dall’ottimizzazione delle attività, semplificando i nostri processi e la nostra gamma di prodotti attraverso l’automazione e la digitalizzazione. Questa sarà una leva fondamentale in un contesto di debole crescita economica e di tassi negativi che ci aspettiamo per i prossimi anni in Europa>.